I consigli
-Il mondo è un posto
difficile, nessuno ne esce vivo-
Teatro & spettacolo

Aperto il bando per accedere al nuovo
triennio 2024/2026 de l'Oltrarno,
la Scuola di formazione del mestiere dell'attore diretta da Pierfrancesco
Favino presso la Galleria Pio Fedi, in via dei Serragli, a
Firenze. Il percorso di formazione triennale del Teatro
della Toscana, completamente gratuito, con insegnanti
di caratura internazionale, è rivolto ad allievi tra i 18 e i
26 anni, in possesso di un diploma di scuola media superiore e con una
buona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta. Verrà
ammesso un numero massimo di 16 tra allieve attrici e allievi attori.
Per partecipare alla selezione è necessario registrare un selftape
(max 5 min) - comprendente un monologo teatrale classico (max 2 min),
un monologo teatrale contemporaneo (max 2 min), uno showcase in cui
parlare di sé o mostrare qualcosa che si sa fare (max 1 min)
- e inviarlo attraverso il sito www.oltrarnoscuola.it
seguendo le istruzioni consultabili nella sezione Iscrizioni. La scadenza
è stata prorogata al 30 settembre. La
modalità formativa è profondamente connaturata con il
Teatro e la Città , l'Oltrarno
ha sviluppato un percorso ispirato ai valori dell'umanesimo come conoscenza
e riferimento alla cultura europea per una maggiore crescita e sviluppo
nel futuro.
<>
Teatro
della Pergola ,una stagione molto concettuale che vede
leader le nuove ossessioni a iniziare dal clima e derivati, certamente
con punte di interpretri assolutamente interessanti nelle cooperazioni
internazionali, a tal proposito giustamente ricordata l' infaticabile
maestria creativa e relazionale di Maurizio Scaparro,che
lascia un grande vuoto nel panorama teatrale non solo nostrano, di Isabella
Rossellini e Bob Wilson. Del panorama classico
italiano fra gli interpreti :da Gabriele Lavia a Mariano
Riggillo, Monica Guerritore a Umberto Orsini con
Franco Branciaroli senza tralascare Giuliana de Sio
e Alessandro
Haber, con ben due spettacoli !Autori
classici da Goldoni a Pirandello, De Filippo
e Pier Paolo Pasolini si confrontano con una nuova
drammaturgia di questa uno delle proposte più interessanti "Con
il vostro irridente silenzio" di Fabrizio
Gifuni anche interprete,tratto dalle lettere di Aldo
Moro. Una stagione fitta di spettacoli però dalla tenuta
troppo breve .Almeno per le proprie produzioni o coproduzioni non sarebbe
male raddoppiare le repliche dimostrando più fiducia nelle proprie
proposte per una crescita di pubblico! per maggiori informazioni
www.teatrodellapergola.com
Musei
&Gallerie
Sala
d'Arme di Palazzo Vecchio ospita, dal 30 agosto al 18
settembre 2023, la personale di Liu Bolin, dedicata
al progetto Hiding in Florence (2022),
realizzata in collaborazione con il Comune di
Firenze, promossa dalla Galleria Gaburro e curata
da Marco Bazzini
. Liu
Bolin con l 'interprete alla presentazione
Una mostra indubbiamente
da non perdere per le suggestioni che riesce a creare grazie all incredibile
lavoro dell artista, nella sua concettualità, ma anche dal team
che lo accompagna per la realizzazione delle opere, team organizzato
dalla Galleria milanese con pittori dell Accademia
di Brera, questo lavoro si può ben vedere dalle
immagini video proiettati sui muri della Sala e che ha dell incredibile
molto più che le foto che poi sintetizzano il lavoro ultimato.
la tuta dipinta e mimetica poi indossata dall artista per integrarsi
nel contesto artistico in cui si pone non sono per ora in vendita ,
ma certamente saranno un tesoro futuro per i collezionisti oltre che
per la galleria e forse Liu Bolin! Forse la permanenza
dell esposizione è un po troppo ristretta!L' accesso è
gratuito.
Liu
Bolin /Uffizi 
Liu Bolin (Shandong,
1973), artista di fama internazionale è conosciuto dal grande
pubblico per le sue performance mimetiche. Definito "l'uomo invisibile",
ha fatto del camouflage il suo tratto distintivo: rimanendo immobile
come una scultura vivente, Bolin fonde perfettamente,
grazie a un accurato body-painting, il suo corpo con il contesto alle
sue spalle e infine si fa fotografare. Negli anni, si è fatto
ritrarre davanti ai più importanti monumenti del mondo, a opere
d'arte, a librerie, a scaffali dei supermercati, a montagne di rifiuti
e in mezzo a masse di immigrati. La sua poetica del nascondersi, per
diventare cosa tra le cose, vuole sottolineare luoghi emblematici, identità
culturali note e segrete, denunciare problematiche sociali. Ognuno di
questi luoghi, così come gli oggetti, anche i più piccoli,
hanno un'anima che li caratterizza e in cui mimetizzarsi, svanire, identificarsi
nel Tutto. Secondo la cultura cinese, l'uomo è parte della natura
e in queste opere, l'artista non sparisce ma, in realtà, si unisce
alla natura stessa.
Hiding
in Florence è il lavoro che presenta a Palazzo
Vecchio, continuazione e coronamento di una serie più
ampia, Hiding in Italy,
svolta dall'artista nel nostro paese, che ha visto protagoniste le città
di Milano, Venezia, Verona, Roma e Caserta.
Liu Bolin rende oggi omaggio a Firenze,
culla del Rinascimento, da sempre una delle grandi mete del Grand Tour
anche contemporaneo. Nel progetto fiorentino sono stati coinvolti i
luoghi artistici più significativi : Piazza
della Signoria, le Gallerie degli Uffizi, la Biblioteca Marucelliana,
e lo stesso Palazzo Vecchio,
che ospita la mostra.
<>
Galleria
dell'Accademia di Firenze Domenica 3 settembre
la Galleria dell'Accademia di Firenze grazie all'iniziativa "domenica
al museo" (#DomenicalMuseo), voluta dal MiC-Ministero della Cultura,
sarà aperta gratuitamente al pubblico, con orario continuato
dalle 8.15 alle 18.50 (ultimo ingresso 18.20). Non è possibile
la prenotazione
Una nuova opera entra a
far parte delle collezioni della Galleria dell'Accademia di Firenze.
Il nuovo allestimento della Gipsoteca accoglie, dal 5 giugno, grazie
a una recente acquisizione, un busto in marmo di Napoleone Bonaparte,
realizzato da Lorenzo Bartolini.
"La scelta di quest'opera è un mio regalo personale a Lorenzo
Bartolini - commenta Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell'Accademia
di Firenze - che è stato, durante tutta la sua carriera, un fan
entusiasta di Napoleone, del quale, per altro, non avevamo nessun ritratto.
La nostra Gipsoteca conserva numerosi busti in gesso dei familiari di
Napoleone ma non uno che lo rappresenti. Questa effigie che lo vede
raffigurato senza le insegne imperiali, reso nella sua individualità,
viene a colmare finalmente questa mancanza."
L'opera è stata individuata presso l'antiquario milanese Carlo
Orsi, in occasione della XXXII Biennale dell'Antiquariato, tenutasi
a Firenze lo scorso settembre. 
Lorenzo Bartolini eseguì numerosi ritratti di Napoleone. Con
il trasferimento, nel 1808, all'Accademia di Belle Arti di Carrara,
ebbe l'incarico di "direttore della banca Elisiana per la parte
della statuaria" e si occupò, appunto, della riproduzione
in serie dei busti di Napoleone, ispirandosi al prototipo di quello
colossale in bronzo, realizzato, nel 1805, per l'ingresso del Museé
Napoléon, com'era denominato all'epoca il Louvre. Con la Restaurazione,
l'artista continuò nella riproduzione dell'effigie dell'imperatore
su richiesta di committenti nostalgici e privati ammiratori. Questo
busto, firmato sul lato destro L. Bartolini, corrisponde a questo periodo:
è, infatti, molto diverso dai grandi busti ufficiali, dove Napoleone
veniva presentato con attributi eroici, coronato di alloro, con chiari
riferimenti alle sculture antiche. In questo caso è spoglio di
ogni elemento celebrativo, distante dalle tradizionali idealizzazioni,
mostra l'attenzione che l'artista poneva in quegli anni al dato naturale
per catturare i tratti del volto attraverso una modulazione raffinata,
restituendo alla figura di Napoleone uno sguardo malinconico e meditabondo.
L'unico altro busto in marmo di Bartolini, presente nel museo, è
quello ritraente Giovanni Battista Niccolini, donato nel 2017 dall'Associazione
degli Amici della Galleria dell'Accademia.
Galleria dell'Accademia
di Firenze ritornano le APERTURE SERALI il martedì e il giovedì
dal 13 giugno al 31 ottobre 2023
Lettura
Libri
nuovi e senza tempo
L'INTEGRAZIONE
(IM)POSSIBILE? Quello che non ci dicono su Islam,
Africa ed immigrazione
Mentre in Italia sull'uso improprio della
parola "razzista" si montano settimane di polemiche (come per
il caso recente del governatore lombardo Attilio Fontana) pochi sanno
che in Sudafrica si sta discutendo un emendamento costituzionale con il
quale - se approvato - si potranno espropriare i terreni ai bianchi senza
indennizzo, ma anche a vantaggio dei cinesi che in Sudafrica per legge
sono equiparati ai neri.
Un razzismo alla rovescia - ma concreto - di cui non parla nessuno, un
esempio di quante poche informazioni si hanno in questo campo
Scrivendo queste note (e con il contributo di Paola Palma)Marco Zacchera
ha cercato infatti di trasmettere - piacciano o meno - informazioni corrette,
numeri certi, fatti documentati e poche opinioni.
L'Autore conosce bene la materia perchè ha passato tanti mesi della
sua vita in Kenya e in Burundi, Uganda, Ruanda, Mozambico, Madagascar
e in tanti altri paesi africani lavorando nel volontariato e toccando
con mano tante situazioni disperate.
Nell'aprile del 1994 - appena eletto deputato - per circostanze davvero
fortunate non ci ha lasciato la pelle durante una rivoluzione in Burundi.
Di immigrazione e integralismo islamico scriveva già trent'anni
fa quando nessuno ci pensava, ma stando in Africa si capiva chiaramente
cosa sarebbe successo e puntualmente i disastri si sono verificati. Ci
avviso (e lo documenta nel libro) che senza sterzate decise purtroppo
andrà sempre peggio. Marco Zacchera crede profondamente che sia
preciso dovere di tutti aiutare il prossimo: è un obbligo morale,
cristiano e sociale, ma bisogna farlo con intelligenza, organizzazione,
capacità e programmazione altrimenti non solo si finisce in un
disastro, ma attecchisce anche la mala pianta della corruzione e dello
sfruttamento alimentando rinnovato odio e razzismo.
Leggendo il libro scopriamo con lui i numeri e i costi del fenomeno, la
discriminazione nei fatti che avviene verso tanti italiani, le ipocrisie
che ci stanno dietro, le ambiguità vaticane, cosa stia effettivamente
succedendo in Sudafrica oppure quali divisioni stiano spaccando la Nigeria,
ma anche quali rischi concreti porti in Italia la mafia nigeriana.
Denunciamo finalmente - dati alla mano - il vorace neo-colonialismo cinese
che viene taciuto e sottovalutato, la schiavitù ancora oggi esistente
nei paesi arabi e il moltiplicarsi dei musulmani in Europa con il rifiuto
da parte di molti di loro ad accettare e condividere i principi costituzionali
europei, così come è vergognoso il silenzio europeo sull'Eritrea
e soprattutto sui disastri combinati nel mondo da troppe multinazionali
senza scrupoli.
Si parla poco di tutti questi fattori, ma sono quelli che creano le cause
che portano poi i poveracci a sbarcare disperati sulle nostre coste o
a morire in mezzo al mare.
Ecco quindi che nel libro si lanciano una serie di proposte concrete e
si propongono tutta una serie di dati statistici sconosciuti (perché
spesso volutamente nascosti), così come un interessante sondaggio
finale sull'umore degli italiani con dati, numeri, fatti, circostanze
inoppugnabili.
Una informazione corretta e soprattutto documentata - anche se magari
scomoda, anticonformista, sicuramente poco "buonista"- che però
è necessaria per portarci a riflettere, un po' come il medico che
ha il dovere di dire la verità al proprio paziente e non raccontargli
balle.
Una realtà che potrà essere a volte impietosa e crudele,
ma che va conosciuta da chi è malato (come lo è la nostra
società italiana ed europea) per almeno tentare le cure necessarie
alla sua sopravvivenza
Laura Lodigiani -
Firenze nel Cuore del Cremlino-L'avventura
di una ricostruzione-
Giunti Editore pag 210 euro 14,00 ,vincitore del Premio
Firenze "Mario Conti".L'Associazione
Dante Alighieri, rinomata scuola di lingue, nella sua bella sede di
via Gino Capponi 4 a Firenze,
ha proposto con successo un'incontro sul libro, il 15 novembre
.L'incontro era aperto al pubblico e ha visto la partecipazione della
III media del Galluzzo .Con la presentazione del presidente della Dante
Alighieri, Enrico Paoletti e alla presenza dell' Autrice sono
intervenuti Mina Gregori, Presidente della Fondazione Longhi
che ha parlato entusiasticamente del libro e dell'opara raccontata e ha
proposto una presentazione da fare nella sede della prestigiosa fondazione
Lomghi; Paolo Ermini direttore del Corriere Fiorentino
,molto positivo e oltre ad elogiare la scrittura del libro ha anche osservato
i guai formativi determinati dai risultati delle ribellioni del 68 ;
purtroppo assenti per impegni sopravvenuti Cesare Angotti,
Direttore Scolastico della Toscana e Paolo Bartolozzi, europarlamentare
che ha inviato uno scritto impegnandosi alla diffusione del libro nelle
scuole.La presentazione del volume è stata centrata sul valore
educativo e di indirizzo del libro volto, nel racconto, a rinvigorire
le professionalità artigianali che possono valere anche più
di una laurea Il
libro è di facile e veloce lettura, ricco di documentazione fotografica,
bilingue per migliore diffusione, ideale anche per un viaggio. L'ottima
distribuzione della Giunti permette di trovarlo facilmente nelle
libreriee on line . D'accordo l'ho scritto io ma non è me stessa
che voglio promuovere ma la conoscenza della maestria e della capacità
straordinaria dei personaggi che hanno vissuto questa impresa che si può
ben dire unica e che me l'hanno raccontata nella serie di interviste raccolte
nel volume. La maestria artigianale italiana è stata l'unica in
grado di ricostruire perfettamente e in tempi minimi (18 mesi) lo splendore
delle sale del trono degli ultimi Romanov, edificate dopo la vittoria
su Napoleone e distrutte da Stalin negli anni trenta
per fare posto alla sede provvisoria del Soviet .Anche questo mio
è un Omaggio agli Italiani
nello spirito dell'esortazione di Ida Magli, la nota singolare
è che abbiamo scritto quasi in contemporanea; il suo saggio è
uscito ad aprile e ad aprile io ho consegnato la prima stesura del manoscritto.
Il libro è segnalato
sull'importante mensile Antiquariato
del novembre 2006.
Vincenza Fanizza ha dedicato al libro una lunga e lusinghiera recensione
sulla terza pagina del-Corriere di Firenze- e anche sul
-Corriere Fiorentino- a firma di Gabriele Ametrano .Il
libro è stato richiesto dal Centro
Russo di Scienza e Cultura con sede a Roma dove
in ottobre si svolgerà un importante convegno sul restauro
Lelio
Lagorio "L'ora di Austerlitz- 1980
:la svolta che mutò l'Italia"
Edizioni Polistampa pag.412 euro 18,00. Fiorino d'oro della
XXIV edizione del Premio Firenze
per la saggistica .Ottima lettura per chi vuole conoscere meglio la nostra
storia recente raccontata da un protagonista. Molti attribuiscono al ministro
della Difesa degli anni ottanta, Lagorio, di avere contribuito
tutt'altro che marginalmente, alla fine dell'impero sovietico con la sua
azione ferma e decisa sugli euromissili .Questo è stato l'argomento
di discussione scelto per la presentazione dell'archivio della Fondazione
Craxi ,guidata da Stefania Craxi coadiuvata da Gianni
Bonini ,recentemente entrato a far parte degli archivi storici informatizzati
del Senato .Presentazione avvenuta il 6 dicembre scorso a P.Giustiniani
a Roma e brillantemente svolta dal Presidente
del Senato Marini che ha
voluto sottolineare i molti meriti della politica italiana internazionale
di quegli anni, sotto forte influenza socialista, la cui punta è
sicuramente da riconoscersi nella vicenda degli euromissili.L'intervento
di Marini e di altri storici presenti hanno doverosamente citato
il libro di Lagorio che rimane
una testimonianza fondamentale di quel difficile momento di crisi come
del resto ha potuto ancora una volta ribadire nel suo intervento lo stesso
Autore.La prima missione in Libano
e la politica mediterranea, che ha visto l'Italia
come potenza regionale, e' un altro importante capitolo del volume di
particolare attualità per l'interssante raffronto con la situazione
odierna.Il libro e' stato e sara' ancora tema d'incontri e lezioni in
numerose scuole miltari dove Lagorio ha spesso concluso esortando
gli allievi a "tenere la schiena dritta!!" La
più recente e lusighiera recensione si deve al numero di primavera
2007 della rivista "Forum Italicum.Journal
of Italian Studies" pubblicata dalla State Un.
di New York a firma della Prof .ssa Letizia
Argentieri della Università San Diego
Mesa College in California ,recensione
che si può leggere in lingua originale sul sito
www.leliolagorio.it.Il libro è stato acquisito
anche dalla Librery of Congress di Washington
.
><
Io
parlerò e continuerò a parlare .Note e appunti sull'Italia
vista da Hammamet- a cura
di Andrea Spiri (Mondadori) . Un libro di strordinario interesse
anche per capire i fatti odierni , che riporta le moltissime note scritte
da Bettino Craxi nel suo volontario esilio ad
Hamamet, negli ultimi anni della sua vita dal 1994 al 2000
. Note e commenti sugli eventi, fatti e personaggi italiani politici e
non , degli anni dopo tangentopoli. Note puntuali , lucidissime e presaghe
degli eventi di questi primi anni del XXI sec . Note dove ribadisce la
volontà di lasciare testimonianza di verità. Indubbiamente
il libro rende evidente la grandezza politica dell'autore e l'onestà
morale della sua azione , sicuramente una delle più grandi personalità
politiche della Repubblica Italiana, qualità imperdonabile che
ha pagato a caro prezzo e con lui anche il Paese . I fatti odierni ne
sono la reale tristissima testimonianza .Il libro è stato curato
da un giovane ricercatore Andrea Spiri dell'Alma Mater Studiorum
di Bologna e collaboratore della Luiss
, fra le sue recenti pubblicazioni anche -La
svolta socialista .Il PSI e la leadership di Craxi dal Midas a palermo
1976-1981(Rubettino 2012).
><
Il
genio del gusto -come il mangiare italiano ha coquistato il mondo -di
Alessandro Marzo Magno (Garzanti), un libro invero magnifico non
solo per l'argomento ovviamente gustoso , la nostra cucina è forse
fra le cose di cui andiamo più orgogliosi , ma per l'inesauribile
miniera di notizie correlate che le pagine di Alessandro Marzo Magno
sfornano. Un libro sfizioso e arguto, di grandissima e divertente cultura
che spazia nei settori e argomenti più svariati sia che si rivolga
all'antichità archeologica o alla storia medioevale, sia che affronti
l'era industriale fino all' imprenditoria contemporanea . Il libro si
snoda in una costruzione originale con due punti di sostegno: l'Autore
si riferisce unicamente al cibo il cui nome rimane italiano ovunque nel
mondo come la pizza , la mozzarella, il panettone ecc e i capitoli sono
nell' ordine cronologico da quando se ne ha notizia infatti il primo capitolo
data la nascita della PIZZA che risale all'anno 997. Un libro da 'gustare'
totalmente , che appassiona con le tante curiosità che vi si trovano
e che consiglio vivissimamente a tutti perchè ognuno potrà
trovare qualcosa di sé ed è perfetto per le vacanze perchè
può essere spunto di piacevole conversare con gli amici . Personalmente
mi ha colpito quando l'Autore scrive che la nostra cucina non ha
inventato niente ma è una cucina di 'scambisti' nel senso che ha
reinventato con originalità vincente cibi di altra provenienza,
ecco il genio !La citazione iniziale è infatti di Karl Kraus
"Nell'inautentico l'autentico si esalta" .La dedica
è per la mamma! Non sono d'accordo con l'Autore solo quando
critica il -risotto alla fragole- ( ma certo è una questione di
gusti) e segnalo un inesattezza quando scrive del negroni e cita il bar
Giacosa come esistente ! oggi Giacosa è Cavalli .Ormai devo riconoscere
che Alessandro Marzo Magno è uno dei miei autori preferiti
e ricordo anche il suo libro riportato sotto e non mi stancherò
mai di cosigliarne la lettura e ringrazio l'amica Patrizia Debicke
che me lo ha fatto conoscere attraverso le sue puntuali recensioni .Mi
domando già quale sarà il suo prossimo libro !?
L'invenzione
dei soldi -Quando la finanza parlava italiano -di
Alessandro Marzo Magno (Collezione Storica
Garzanti ).Assolutamente da leggere , oltre che conoscere che non solo
siamo stati grandi nell'arte e nella scienza ma lo siamo stati in assoluto
nella scienza della finanza e che l'intera architettura finanziaria, dalle
banche ai monti di pegno o pietà , dalle assicurazioni alle società
per azioni sono è frutto della nostra creatività .Le monete
in molta parte d'Europa sono monete italiane come il fiorino che prima
dell'euro era la divisa olandese e che ancora oggi lo è dell' Ungheria
e molto altro sulle monete dai ducati alle lire , la sterlina porta ancora
il simbolo della lira ! Magno con una narrazione avvicente e divertente
racconta la storia e il primato italiano nella finanza durato fino al
XVIII sec. Lucca, Siena , Firenze , Venezia , Genova straordinari centri
di potere finanziari e la città ligure che dal XV al XVIII sec
è stata qullo che Londra è oggi ! Una storia davvero straordinaria
molto poco conosciuta forse perchè insegnare a scuola la nostra
capacità nel risolvere problemi finanziari superare immensi fallimenti
e crisi era da ritenersi immorale ? Senza la grandissima capacità
di fare soldi non ci sarebbe stato il grande sviluppo dell' arte , della
pittura , della scultura e di tante altre cose straordinarie che denotano
una grandezza passata ma che la conoscienza e consapevolezza potrebbe
essere anche il nostro futuro
><
Marina
Alberghini 'Céline, gatto randagio'
( Mursia )biografia del più grande
e discusso scrittore francese del 900. Il libro sarà discusso al
Caffè delle Giubbe Rosse nel cuore di di Firenze
martedì 27 aprile ore 17.00 da Marco Cellai , Enrico Nistri
e valerio Valoriani .Dirò anch'io due parole per celebrare
l'opera e Marina che ha dedicato 6 anni alla scrittura di questa
biografia(volume di oltre pag.1155 e purtroppo senza fotografie per esigenze
editoriali) e devo dire da lettore 'egoista', spesi benissimo.Credo si
possa ritenere ad oggi la biografia più completa e articolata del
grande brettone ed è una biografia inusuale perchè si può
dire sia una lunga conversazione fra Céline e Marina
nello sfondo dei mondi diversi in cui la straordinaria personalità
dello scrittore si è rivelata .Marina, coraggiosamente,
spesso abbandona la temporalità dei fatti e allarga il suo obiettivo
al di là del tempo per consentire al lettore di percepire al massimo
il clima e il sentire in cui si è mosso Céline e
comprenderne meglio le ragioni che l'hanno mosso e per cui è stato
tanto contrastato e incompreso. Una biografia diamantina con mille sfaccettature
luminose e abbaglianti che ci riportano ad un autore celebre ma troppo
trascurato e incompreso nella sua essenza visionaria .A Marina và
riconosciuta la notevole intuizione insieme all'umiltà e dedizione
nel riportarlo alla ribalta, avvalendosi non di tesi personali, ma della
parola stessa e a volte dal grido dello scrittore, nel riportarlo al centro
del vuoto letterario del nostro paese dove vige una sorta di pensiero
unico che lascia nell'ombra i veri grandi autori del 900 molto spesso
senza nemmeno tradurli o traducendone poche opere. Il successo che la
biografia sta ottenendo e le recensioni a tutta pagina sui grandi quotidiani
dimostra che l'intuizione di Marina Alberghini è stata vincente
e che forse il pubblico si stà evolvendo e avverte il vuoto di
cui accennavo .Due parole però vorrei aggiungere, Marina
oltre che scrittrice è presidente dell'
'Accademia dei gatti magici' che ha fondato con suo marito
Giordano Alberghini e l'amore per i gatti è un legame in
più con Louis Ferdinande Céline e il bel titolo si
deve a questo legame felino che li unisce idealmente .Dell'Accademia
fanno parte nomi prestigiosi dell'intellighentia internazionale.
Per finire un mio personalissimo e sentito ringraziamento a Marina
che nel grande affresco céliniano mi dedica un posto immeritatamente
ragguardevole: l'intera pagina 373, un onore davvero grande !Il libro
è stato presentato a Fiesole il 27 novembre nella sede della Biblioteca
Comunale con la partecipazione del Sindaco Fabio Incantasciato
e l'Asssessore alla Cultura Paolo Becattini.Oltre all'Autrice,
ne hanno relazionato il prof. Carlo Caporossi e la sottoscritta
Laura Lodigiani felicissima di poter comunicare il proprio entusiasmo
per il libro ad una sala piena e attentissima ."Céline,
gatto randagio" ha vinto il Fiorino d'oro del Premio Firenze
2009.(vedi -amici- )
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Ayn Rand
'La rivolta di Atlante' (ri-edizione
Corbaccio)in tre volumi con i sottotitoli -
Il tema-,-L'uomo che apparteneva
alla terra-,-L'Atlantide-,
per un totale di 1286 pagine che si leggono alla velocità di una
TAV giapponese tanto la narrazione è coinvolgente, un thrilling
avventuroso che corre su rotaie di metallo speciale anche quando il tema
oggettivistico della filosofia randiana si manifesta in tutta la sua profondità
con due discorsi avvicenti distribuiti nel secondo e terzo volume.
Ayn Rand ha impiegato 10 anni a scrivere questa sua opera, uscita
negli anni 50, che è l'essenza della sua filosofia, la filosofia
oggettivista, che ha molto influenzato la politica americana sopratutto
del tempo di Ronald Reagan.'La rivolta
di Atlante' è un opera di straordinario coraggio 'laico'e
di assoluta libertà nell'esaltazione dell'individuo che non deve
arretrare davanti alle proprie potenzialità e alla difesa di esse
senza scuse e senza ma, con la coscienza che qualunque cosa ognuno di
noi faccia con rigorosa sincerità e verità non può
che essere un arricchimento del genere umano,comunque.Una lettura 'energetica'
che consiglio vivamente a tutti ma sopratutto a chi si interessa direttamente
della -cosa pubblica- e della politica e particolarmente alle donne. Anche
se in certi momenti sembra segnato dal tempo in cui è stato scritto,ma
le attuali vicende finanziarie americane rendono quest'opera tutt'altro
che segnata dal tempo e personalmente ritengo -La
rivolta di Atlante- debba essere
considerato uno dei testi fondamentali del 900 come 'Guerra
e pace' lo è stato dell'ottocento.
La filosofia randiana che esalta egoismo e danaro quali valori positivi
e irrinunciabili non ha facile accoglienza per la nostra cultura cattolica
e massimalista, assai poco liberale, dove il rigore morale privo di pietas
(l'egoismo randiano)non può essere ritenuto un valore primario
ma qualcosa da respingere ma forse è arrivato il momento,anche
per la nostra cultura, di guardare al pensiero di Ayn Rand con
occhio diverso e privo di preconcetti, può essere salutare per
tutti noi.Un libro da leggere sopratutto ora per capire meglio quanto
sta succedendo negli Stati Uniti sotto l'amministrazione Obama Singolaramente
in questi giorni sono uscite in America due
biografie della grandissima Autrice "Ayn
Rand and the world she made" di Ann Heller e "Goddess
of the market"di Jennifer Burns evidentemente il
pensiero di Rand sta recuperando grande attenzione non dimenticando
che fu la salvezza dell'America con Reagan
dopo il disastroso periodo di Carter .Per maggiore conoscenza
dell'Autrice e delle sue opere e filosofia www.aynrnd.org
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